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 Übersetzung für 'La compro' von Italienisch nach Deutsch
La compro.Ich kaufe sie.
Teiltreffer
Lo compro.Ich kaufe es.
Lo compro.Ich kaufe ihn.
la Vostra {f} [lettera] <la Vs.>Ihr Schreiben {n}
la Vostra {f} gradita <la Vs. gradita>Ihr Schreiben {n}
ladie
189
là {adv}da
10
la {pron}sieAkk. [Sing.]
13
là {adv}dort
1408
mus.F
La trota
Die Forelle [Franz Schubert]
ungeprüft là dove {adv}da, wo
la domenica {adv}sonntags
La prego!Ich bitte Sie!
Fermo (là)!Halt!
geogr.
La Manica {f}
Ärmelkanal {m}
film
La stangata
Der Clou
La saluto!Ich grüße Sie!
la stessa {adj} {pron}dieselbe
La ringrazio.Ich danke Ihnen.
automob.
la cinquecento {f}
der 500er {m}
chim.
lantanio {m} <La>
Lanthan {n} <La>
21 Übersetzungen
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Anwendungsbeispiele Italienisch
  • L"Achille Lauro" fu un transatlantico, varato come "Willem Ruys" e successivamente intitolato all'armatore Lauro quando questi la comprò negli anni sessanta per trasformarla in nave da crociera. Nota per il dirottamento avvenuto nel 1985, naufragò nel 1994 per un incendio al largo della costa somala, adagiandosi su un fondale di 5.000 metri alle coordinate 7°14,1' Nord 51°19,8' Est.
  • Si crede che White Moss House, all'estremità settentrionale del lago, sia l'unica casa che Wordsworth abbia mai comprato. La comprò per suo figlio Willie e la famiglia visse lì fino agli anni 1930. "Nab Cottage" si affaccia sul lago e un tempo era la dimora di Thomas de Quincey e Hartley Coleridge, il figlio di Samuel Taylor Coleridge. Nelle vicinanze si trova la storica Rydal Hall.
  • Prima del reinsediamento di Banaba a Rabi, l'isola era di proprietà e utilizzata come piantagione di copra dalla Levers Pacific Plantations Pty Ltd. All'inizio della seconda guerra mondiale, il governo britannico, nel tentativo di spostare gli abitanti da Banaba, la comprò per £25.000.
  • Fu trovata sotto le mura di confine di due case romane nel 1552 nel vicolo dei Leutari (vicino alla Cancelleria): doveva essere decapitata per soddisfare le pretese di entrambe le famiglie, ma il cardinale Capodiferro, chiamato a dirimere la questione, intercedette a favore della scultura presso papa Giulio III, che la comprò, donandola poi al cardinale Capodiferro.
  • Tutto questo, unito ad un uso moderno del linguaggio televisivo, concretizzatosi nell'argutezza dei dialoghi e negli innumerevoli riferimenti alla cultura pop, fa ritenere da molti che "Buffy L'ammazzavampiri" sia una pietra miliare dell'intrattenimento seriale. Whedon così procedette alla scrittura di un filmato di 25 minuti che fu presentato come episodio pilota a varie emittenti televisive, tra cui la Warner Bros., che infine la comprò. Quest'ultima promosse la messa in onda della "première" con un montaggio di alcune clip riguardo alla storia di Buffy.

  • Adiacente alla suddetta masseria fu eretta una chiesetta dedicata a sant'Antonio abate. Il disegno della costruzione è dell'architetto Colangiulo (acquavivese sposato con la nipote dei due sacerdoti), progettista del monastero di Santa Chiara, del convento di San Benedetto e del campanile di San Domenico. Dopo un secolo i Pepe lasciarono la masseria che fu affidata al marchese Rinaldi di Canneto, il quale dopo qualche anno la comprò e poi la lasciò in eredità a una figlia sposata con il giudice Mori di Altamura che provvide a restaurare ed abbellire la masseria e la chiesetta.
  • Astoria è una casa galleggiante, costruita nel 1911 dall'impresario Fred Karno e trasformata in studio di registrazione da David Gilmour, chitarrista e voce dei Pink Floyd, che la acquistò nel 1986. È ancorata sul fiume Tamigi vicino ad Hampton Court, appena fuori Londra. Gilmour la comprò perché voleva uno studio con finestre in un ambiente tranquillo e confortevole, avendo passato metà della sua vita in studi di registrazione senza finestre né luce. È possibile vedere parte degli interni nel DVD "Remember That Night: Live at the Royal Albert Hall".
  • I frati accolsero le prime due richieste ma non trovandosi in condizioni economiche adatte per acquistare la statua, intervenne la scuola di San Cristoforo che la comprò per la somma di 150 ducati. Il 18 giugno del 1377 la statua venne solennemente trasportata in chiesa. L'edificio poggiava su deboli fondazioni e per tale ragione nel 1399 venne iniziata un'importante opera di rifacimento finanziata anche da duecento ducati d'oro stanziati dal Maggior Consiglio in data 11 novembre dello stesso anno.
  • Nel 1921, durante una visita in Inghilterra, a Southampton, per giocare a tennis, si imbatté nel "Firecrest", una vecchia imbarcazione inglese. Affascinato dall'idea delle lunghe traversate la comprò e passò circa un anno a navigare nei dintorni di Cannes.
  • Dopo la sua liberazione, Alberto tornò nel Meclemburgo dove riprese pieno possesso del proprio ducato che nel 1384 aveva ottenuto dal fratello Enrico, morto senza eredi. Ad ogni modo Alberto supportò nuove azioni ai danni della Svezia, dando il proprio aiuto all'Ordine Teutonico che assediò e conquistò Gotland. Gotland venne restituita alla Danimarca solo nel 1408, quando Eric di Pomerania la comprò da Alberto e dall'Ordine Teutonico.

  • In seguito, le vicende feudali di Tocco diventano confuse. Nel 1404 la baronia era stata comprata da Baldassarre della Ratta, conte di Caserta: questi la vendette al re Ladislao I, e da quest'ultimo la comprò a sua volta Guglielmo di Tocco. Nel 1408 però Guglielmo di Tocco, esiliato perché Ladislao sospettò di un suo tradimento, perse i suoi feudi.
  • Intorno al 1505, Enrico VII d'Inghilterra fece costruire un ospedale sulle rovine del palazzo e parte del vecchio palazzo venne adibito a prigione militare nel XVIII secolo. Nel 1864 un incendio bruciò tutto ad eccezione delle pareti in pietra e la proprietà rimase vuota fino a quando D'Oyly Carte non la comprò nel 1880 per costruirvi il Savoy Theatre.
  • Il complesso tornò quindi ai Capodilista grazie al diritto di prelazione. Nel 1684 Sigismonda Capodilista lasciò la villa ai figli Naimero e Pio Conti, alla cui famiglia rimase sino al 1768 quando morì Carlo Vincenzo Conti. In quell'occasione, il commissario liquidatore Giovanni Belli vendette la villa a Caterina Sagredo Barbarigo, ma già pochi anni dopo la comprò Antonio Capodilista. Tornata così ai suoi antichi proprietari (ai quali si deve un radicale restauro concluso nel 1777), nel 1778 passò per eredità agli Emo (detti Emo Capodilista in seguito al matrimonio tra Leonardo Emo e Beatrice Capodilista).
  • Le analisi sul campione di Diana confermano che era stata spacciata la droga. Riccardo confessa a Pietro di aver portato la cocaina alla festa dopo averla rubata a Marcello, averne parlato con Matteo ed essere stato convinto da Diana. Marcello confessa che, dopo essersi accorto che mancava una parte della droga, aveva intuito che era stato suo fratello a rubarla per portarla alla festa, così ci era andato anche lui per farsi restituire da Matteo quello che ne era rimasto; successivamente la diede a Samuele facendosi pagare con i 6mila euro, aggiungendo però che lui la comprò esclusivamente per buttarla immediatamente di fronte a lui e toglierlo dai casini. In effetti Samuele è pulito perché non viene trovato nulla né in azienda né in casa. Matteo confessa di essere stato lui a far sparire i prelievi.
  • Questa telenovela è stata trasmessa da Rede Manchete dal 27 marzo al 10 dicembre 1990 alle ore 21,30, venendo replicata dalla stessa Rede Manchete una prima volta nel 1992 e una seconda nel 1998 poco prima della chiusura del canale; successivamente la SBT la comprò e la ritrasmise dal 9 giugno 2008 al 13 gennaio 2009 alle ore 22, e per questo venne querelata senza successo da Rede Globo che affermava di essere in possesso dei diritti della telenovela, acquistati direttamente dall'autore.

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