Werbung
 Übersetzung für 'dare l'olio santo a qn' von Italienisch nach Deutsch
relig.
dare l'olio santo a qn. {verb}
jdm. die letzte Ölung erteilen
Teiltreffer
econ.
dare l'appalto a qn. per qc. {verb}
den Auftrag an jdn. über etw.Akk. vergeben
dare qc. a qn. {verb}jdm. etw.Akk. geben
dare fastidio a qn. {verb}jdn. ärgern
dare rifugio a qn. {verb}jdm. Schutz bieten
dare tregua a qn. {verb}jdm. eine Atempause lassen
dare fastidio a qn. {verb}jdm. lästig sein
dare noia a qn. {verb}jdm. auf die Nerven gehen [ugs.]
dare noia a qn. {verb}jdn. belästigen
dare noia a qn. {verb}jdn. stören
dare ascolto a qn. {verb}jdm. Gehör schenken
dare addosso a qn. {verb} [fig.]über jdn. herfallen [schlecht machen]
dare un dolore a qn. {verb}jdm. ein Leid antun
dare una mano a qn. {verb}jdm. helfen [behilflich sein]
dare qn. a qc. {verb} [condannare]jdn. zu etw.Dat. verurteilen
dare la colpa a qn. {verb}jdn. beschuldigen
dare tregua a qn. {verb} [fig.] jdm. eine Pause geben [in Bez. auf unerfreuliche Bedingungen]
educ.
dare una lezione a qn. {verb}
jdm. eine Lektion erteilen
dare del lei a qn. {verb}jdn. siezen
dare peso a qn./qc. {verb}jdm./etw. Beachtung schenken
dare del tu a qn. {verb}jdn. duzen
21 Übersetzungen
Neue Wörterbuch-Abfrage: Einfach jetzt tippen!

Anwendungsbeispiele Italienisch
  • Dopo questo particolare interesse mostrato da Valdo per lo studio della Bibbia si sarebbe verificato – secondo l'anonima "Chronica" di Laon – l'episodio nel quale, seguendo la consolidata tradizione delle narrazioni edificanti, si somma l'esempio della vita esemplare di un santo all'esortazione di un ecclesiastico: nella primavera del 1173 Valdo, ascoltando un giullare cantare la "Légende de saint Alexis" - un poema in "langue d'oil" del 1080 di Tedbaldo di Vernon, tratto da un'antica leggenda greca del V secolo - il punto in cui Alessio comunica alla moglie la sua decisione di vivere in povertà e castità avrebbe convinto Valdo a fare altrettanto. Il giorno dopo Valdo chiese consiglio a un maestro di teologia, che lo esortò a dare ai poveri tutti i suoi beni e a seguire una vita perfettamente cristiana.
  • Una simpatica tradizione è quella che si svolge nel tempo pasquale e precisamente il Venerdì Santo. In questo giorno si dipingono le uova. La domenica di Pasqua ci si reca a dare gli auguri nelle case del vicinato con il proprio uovo dipinto e si sbatte l'uovo con l'uovo del vicino. La Pasqua più bella sarà della persona a cui non si è rotto l'uovo.
  • Edu Lobo nacque dal compositore Fernando Lobo e da Maria do Carmo Lobo. A otto anni si iscrisse all'Accademia George Brass dove studiò fisarmonica fino a quattordici anni. Durante gli studi presso il collegio Santo Inázio trascorreva le vacanze nella casa degli zii a Recife, e lì assorbì la cultura locale, fonte di influenza nello sviluppo musicale del giovane. Cominciò anche a prendere confidenza con la chitarra attraverso l'amico Teo de Barros che si prestò a dare a Edu le nozioni di base dello strumento, e in seguito la pianista Vilma Graça lo iniziò allo studio del pianoforte.
  • Circa un anno dopo il ritiro (alla fine del gennaio 1984), El Santo mentre era ospite di "Contrapunto", un programma televisivo messicano, senza alcun preavviso sollevò la maschera abbastanza da permettere che si vedesse il suo volto: fu in effetti un modo di dare una sorta di addio ai suoi fan. Si tratta del solo caso documentato in cui El Santo si è mostrato in pubblico senza maschera. Morì per un attacco di cuore il 5 febbraio 1984, una settimana dopo la sua apparizione a "Contrapunto". Secondo i suoi desideri fu sepolto con la sua celebre maschera argentata sul volto. Il suo funerale fu uno dei più partecipati della storia del Messico dal momento che un gran numero di fan accorse per dare l'ultimo saluto al loro eroe. Dopo la morte nella natia Tulacingo fu innalzata una statua in suo onore e da allora ne sono state innalzate molte altre in varie zone del paese.
  • Di interesse nazionale è la festa che si tiene il 16 agosto a Satriano di Lucania, giorno in cui il paese diventa un vero e proprio focolaio di passione per pellegrini e fedeli e di divertimento per i turisti e le migliaia di avventurieri. Satriano è da sempre stata protagonista di una celebrazione autentica in ogni suo dettaglio, ne è a dimostrazione la lunga attesa e propaganda che avviene già settimane prima dal giorno della ricorrenza. La festa si articola in tre momenti principali: la mattina si svolge la processione con l'uscita del Santo patrono dalla chiesa, la sfilata e i fuochi pirotecnici. La cavalcata pomeridiana e preparazione per la manifestazione civile e infine la gremita festa serale quando il borgo si riempie per divertirsi e dare gli ultimi saluti al santo, in attesa dei fuochi artificiali.

  • Il film che segue è un omaggio a Padre Luigi Scrosoppi, da poco proclamato Santo, e a quella che è stata l'umana avventura di un uomo che ha dedicato l'intera vita a dare soccorso all'infanzia bisognosa nella sua presenza più significativa: l'infanzia delle fanciulle orfane chiamate, allora, derelitte.
  • Eléna Mortara, una discendente di una delle sorelle di Edgardo e professoressa di letteratura a Roma, continua peraltro la campagna per ottenere le scuse del Vaticano per il ratto di Edgardo e contro la canonizzazione di Pio IX. Ella dice di essere «scioccata dall'idea che la Chiesa cattolica voglia far Santo un Papa che ha perpetrato un atto di intolleranza inaccettabile e un abuso di potere». Ella spiega di sentirsi «storicamente obbligata, in nome della mia generazione, di chiedere Chiesa se è questo l'esempio che vuole dare».
  • L'ingresso su Strada Maggiore è dominato dal portico di Casa Isolani, una delle più significative testimonianze dell'architettura romanico-gotica bolognese, caratterizzato da alte stilate lignee. Attraversando cortili e androni sui quali si affacciano negozi, uffici e residenze si giunge sulla Piazza Santo Stefano. Su questo lato, a dare il benvenuto a chi entra nella corte è il Palazzo Isolani già Bolognini, edificato tra il 1451 e il 1455 su disegno dell'architetto toscano Pagno di Lapo Portigiani.
  • Nel 1880 avvenne un episodio significativo al riguardo. Venne trasferito nell'atrio del Palazzo della Pubblica Istruzione il monumento di Girolamo Tartarotti che aveva sempre avuto una storia travagliata sin dalle dure polemiche che seguirono la decisione di dare sepoltura all'illustre roveretano nella Chiesa di San Marco. Nel XVII secolo Girolamo Tartarotti iniziò una violenta polemica sulla presunta santità di Adalpreto con il vescovo di Trento scrivendo una "Lettera" in cui affermava che in base ad analisi filologiche l'epigrafe che si trova ancora oggi davanti al sagrato della Chiesa di San Rocco non poteva essere credibile e sottolineava come Adelpreto non potesse essere considerato "santo" poiché aveva perso la vita in uno scontro politico-militare e non per causa di Fede. La polemica che ne seguì venne messa a tacere solo dall'intervento diretto dell'imperatrice Maria Teresa d'Austria.
  • Nel 1880, l'istituzione di un'Accademia tomistica, con sede a Roma, confermò la ferma volontà del Pontefice di dare impulso agli studi sul santo e sulle dottrine ricollegate alla sua persona. Nel decennio successivo sotto la spinta di Leone XIII venne istituita una cattedra di filosofia tomistica presso l'università di Lovanio mentre a Roma il Papa in persona seguì i lavori di riedizione della "Summa Theologiae".

  • La necessità di dare ai francesi una costituzione di tipo liberale e un clima di pacificazione spinse Napoleone, dopo il ritorno in Francia dall'isola d'Elba, a decretare l'abolizione immediata della schiavitù che nel 1802 aveva causato una vera guerra d'indipendenza a Santo Domingo con protagonista il celebre Toussaint Louverture. Il decreto abolizionistico napoleonico sarà confermato dal Congresso di Vienna con il Trattato di Parigi del 20 novembre 1815 ma in realtà non fu mai applicato durante l'età della Restaurazione. Tant'è che ancora nel 1834 nasceva la "Società francese per l'abolizione della schiavitù" presieduta da Victor de Broglie. Victor Schoelcher, sottosegretario per la Marina e per le colonie, durante il governo provvisorio seguito in Francia alla Rivoluzione del 1848 fece adottare il decreto del 27 aprile dello stesso anno, sull'abolizione della schiavitù nelle colonie.
  • Inoltre egli, con un fare da buon padrone di casa (particolarmente ridicolo in un mostro del genere) si mette a dare informazioni ai due pellegrini su come raggiungere il prossimo ponte per passare alla prossima bolgia, che quello in quel luogo è crollato un giorno, cinque ore e mille duecento sessanta sei anni fa (cioè alla morte di Cristo, con un'esattissima espressione temporale che fa collocare l'orario alle sette del sabato santo dell'anno 1300): non si può negare che tanta precisione suoni piuttosto bislacca, come se il diavolo non stesse aspettando altro che pronunciarla.
  • Al pari del "Re Torrismondo" e di molta parte dell'ultima produzione tassesca, il Monte Oliveto non ha goduto dei favori della critica. Guido Mazzoni vi vide più una predica che un poema, mentre Eugenio Donadoni utilizzò quasi le medesime parole che gli erano servite per stroncare il Torrismondo (v. "Re Torrismondo"): questa è «l'opera non più di un poeta, ma di un letterato, che cerca di dare forma e tono epico a una convenzionale vita di santo». Come per la tragedia nordica, la rivalutazione è arrivata con l'analisi di Luigi Tonelli e di alcuni studiosi più recenti.
  • Chenu era un fervente tomista ed era certo che l'impianto di Tommaso d'Aquino sarebbe stato capace di dare solidità e nuovo respiro al nuovo tentativo. Tommaso stesso aveva ripetutamente fatto sua l'affermazione dell'Ambrosiaster: "Veritas, a quocumque dicatur, a Spiritu Sancto est" ("La verità, da chiunque venga detta, viene dallo Spirito Santo").
  • Del 1978 è invece la serie TV "Il ritorno del Santo" con Ian Ogilvy nel ruolo di Templar; mentre del 1987 è la volta del film TV "The Saint in Manhattan" con Andrew Clarke, pensato inizialmente come episodio pilota di una nuova serie mai realizzata. Tocca poi a Simon Dutton dare il volto al personaggio in sei film TV del 1989. L'ultima incarnazione cinematografica del Santo è quella di Val Kilmer nel film "Il Santo" del 1997, in cui Templar è un superladro internazionale che si destreggia tra congegni high-tech e travestimenti in stile "Mission: Impossible".

  • Agli inizi del XIV secolo - contemporaneamente alla perdita d'importanza della pieve di Santa Maria di Montecchio Maggiore - Brogliano acquisì una sempre maggior importanza; pur non essendo ancora titolata come pieve, era retta da un "archipresbyter" e quindi le veniva riconosciuta una qualche funzione nell'organizzazione ecclesiastica della valle. Forse a quell'epoca fu eretta l'attuale chiesa di San Martino, che divenne la chiesa battesimale o matrice di tutta la contrada. Questo risulta anche dagli Statuti di questa "villa" - diventata quindi libero Comune - redatti il 16 aprile 1364 e conservati presso la Biblioteca civica Bertoliana di Vicenza. In questo documento è detto che Bartolomeo della Scala, allora signore del territorio vicentino, era tenuto a dare il sabato santo di ogni anno alla chiesa di San Martino un cero di quattro libbre.
  • Le fonti antiche di epoca costantiniana la descrivono come un edificio splendido e vasto, a pianta centrale e posto al centro di un cortile con esedre e fontane, lungo il quale correva un porticato con colonne. Poco lontano si accedeva dal cortile a un complesso termale e a una vera e propria residenza imperiale secondaria. In questo largo recinto, che come impostazione assomigliava all'antico deambulatorio della basilica del Santo Sepolcro a Gerusalemme, era prevista l'accoglienza della folla; le terme dovevano ristorare chi vi giungesse da lontano mentre il palazzo doveva dare alloggio ai futuri imperatori giunti in visita al mausoleo: tutto era predisposto per trasformare il luogo in meta di pellegrinaggio.
Werbung
© dict.cc Italian-German dictionary 2024
Enthält Übersetzungen von der TU Chemnitz sowie aus Mr Honey's Business Dictionary (nur Englisch/Deutsch).
Links auf das Wörterbuch oder auch auf einzelne Übersetzungen sind immer herzlich willkommen!